Prichard Colon riportò danni cerebrali permanenti a seguito di un incontro nel quale il suo avversario lo colpì ripetutamente sulla zona occipitale, quella più esposta alle conseguenze negative di colpi e impatti traumatici.
Nonostante fosse evidente che l’avversario di Colon colpisse non casualmente quel bersaglio vietato, l’arbitro si limitò a sanzionarlo con una semplice riduzione di punteggio, quando ci sarebbero stati ampi margini per fermare con molto anticipo questa condotta scorretta.
Il rispetto delle regole sportive non è soltanto una questione di fair play, ma, soprattutto, di tutela dell’incolumità degli atleti.
Questo è il motivo per cui nell’arbitraggio sportivo, specie in quello dilettantistico, non c’è spazio per gli amatori.